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Sport e Benessere

Il dolore alla cervicale, o cervicalgia, colpisce la regione del collo e delle vertebre cervicali. Il dolore alla cervicale è spesso causato da una combinazione di fattori tra cui: cattiva postura, tensione muscolare, lesioni, artrosi o problemi strutturali nella colonna vertebrale. 1. Cattiva postura: mantenere una postura scorretta per un periodo prolungato può mettere una pressione eccessiva sulle vertebre cervicali e sui muscoli del collo, causando dolore. 2. Lesioni o traumi: incidenti automobilistici, cadute o colpi diretti alla testa o al collo possono provocare danni ai tessuti cervicali, come muscoli, legamenti o dischi intervertebrali. 3. Degenerazione dei dischi intervertebrali: con l'avanzare dell'età, i dischi intervertebrali nel collo possono subire un processo di degenerazione, portando a una diminuzione dell'elasticità e dell'ammortizzazione, con conseguente dolore. 4.

Il dolore al ginocchio è un sintomo molto comune chiamato con il termine di “gonalgia”, che può interessare persone di ogni età e sesso, preferibilmente soggetti atleti, persone in sovrappeso e anziani e colpisce una o più parti dell’articolazione. Il ginocchio è composto da tre strutture ossee cioè il femore, la tibia e la rotula, da quattro legamenti, il legamento crociato (anteriore e posteriore) ed il legamento collaterale (laterale e mediale), da due fibrocartilagini meniscali (menisco laterale e mediale). La causa del dolore tendenzialmente può essere dovuta ad un trauma, alla degenerazione dell’articolazione, ai fenomeni di crescita.   Sintomi Il dolore al ginocchio si presenza molto spesso in associazione ad altri sintomi locale, come per esempio rigidità, gonfiore, instabilità, arrossamento e calore cutaneo, riduzione della mobilità articolare. Quindi per individuare la

Ad ogni tipo di cellulite il suo trattamento.  La cellulite è un inestetismo frequente, ma prima di tutto è importante chiarire che clinicamente, si tratta di una malattia e come ogni malattia ha bisogno di una cura specifica.   Cos’è la cellulite? In parole semplici, la cellulite è un’infiammazione del tessuto sottocutaneo che crea un processo degenerativo dei tessuti connettivi delle cellule adipose (grassi). L’infiammazione deriva da un malfunzionamento del nostro microcircolo, che lavorando in modo scorretto contribuisce ad un aumento e accumulo di grandi quantità di trigliceridi. Il risultato? le cellule, cariche di accumuli di grasso trasformano l’aspetto della superficie della nostra pelle rendendolo irregolare, specialmente su cosce e glutei. Le cellule adipose e il corpo non riescono più a comunicare nel modo giusto

Tra trattamenti fisioestetici e alimentazione vi è una forte correlazione. Risulta abbastanza intuitivo collegare una dieta sana e corretta ad un maggior benessere generale. Risulta altrettanto logico immaginare che i benefici derivanti da un corretto bilanciamento alimentare abbinati a trattamenti estetici professionali siano una combinazione vincente per il raggiungimento di obiettivi estetici duraturi nel tempo, che favoriscano il nostro benessere psico-fisico. Cosa significa questo? Significa che quando desideriamo correggere ad esempio alcuni inestetismi della pelle o migliorare la nostra silhouette praticando appositi trattamenti, dovremmo contemporaneamente iniziare un percorso che passa inevitabilmente da una accurata valutazione della nostra composizione corporea, indispensabile per determinare il nostro stato di nutrizione. Pensiamo ad esempio alla Ritenzione Idrica e alla Cellulite. Tali inestetismi possono essere fronteggiati con Trattamenti Mirati di

Sappiamo bene quanto una dieta equilibrata e corretta influisca sul nostro stato di salute e sul nostro fisico. Mangiare sano è infatti il primo passo per restare in forma. Ma cosa significa mangiare sano? Non esiste la dieta perfetta, una ricetta segreta in grado di adattarsi ad ognuno di noi. Ogni fisico ha esigenze differenti dettate dal sesso, dall’età anagrafica, da eventuali patologie pregresse, dal metabolismo e quindi, reagisce in modo diverso a diete diverse. Dimentica diete fai da te o diete generaliste che promettono miracolosi risultati, per tutti. Un corretto regime alimentare deve essere studiato appositamente sulla tua persona, per questo è di fondamentale importanza rivolgersi a professionisti del settore, un/una nutrizionista, che sappia indirizzarti e guidarti verso il percorso più consono al

Mi definisco una dietista “allergica alle diete” perché credo che il mondo dell’alimentazione non debba avere solo un approccio scientifico, preciso e definito, ma anche un approccio realista, che garantisca ad ogni paziente un percorso personalizzato, cioè creato su misura in base ai suoi bisogni e difficoltà, in maniera empatica. Fare questo lavoro, difatti, non significa far tornare i conti di uno schema rigido ma insegnare a mangiare nel senso più ampio possibile. Tutti mangiamo cose sane e cose un po' meno sane. Certi giorni mangiamo di più e altri meno. Ma, sai, essere coscienti di quanto mangiamo e di cosa è composto il nostro cibo ci aiuta a distinguere le “cattive” abitudini da quelle “buone”. Il mio modo di vedere l’alimentazione

La prima regola per gestire la fame è quella di non saltare mai i pasti. La mattina di corsa al lavoro senza aver fatto colazione? Pessima abitudine. La colazione è il primo ed importantissimo pasto della giornata e non andrebbe mai saltata perché fornisce all'organismo i nutrienti e l'energia necessari alle funzioni metaboliche per partire e funzionare a correttamente fino a sera. Il numero totale di pasti durante la giornata dovrebbe essere 5: colazione, pranzo, cena e due spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio. Concediti le “pause spuntino”! Forse non lo sai, ma gli spuntini giocano un ruolo chiave nella gestione della fame. Fare la cosiddetta “pausa snack”, non è l’occasione per lanciarsi a capofitto sul junk food e quindi mangiare casualmente

Una alimentazione corretta ed equilibrata, studiata sulle tue particolari caratteristiche fisiche e metaboliche, è fondamentale per condurre una vita sana e può influenzare in maniera significativa il tuo benessere, la tua forma fisica e addirittura i tuoi rapporti sociali. L’inizio di un nuovo anno porta con sé, come di consuetudine, tanti buoni propositi e tra questi non mancano quasi mai: iscriversi in palestra e migliorare la propria dieta. Se però l’iscrizione in palestra rimane quasi sempre un miraggio a causa dei troppi impegni, cambiare le proprie abitudini alimentari può sicuramente essere il primo passo verso un reale e benefico cambiamento. Cambiare, spesso fa paura così come il solo pronunciare la parola “dieta”. In realtà, quando si parla di DIETA EQUILIBRATA, il cambiamento non è

La fase del riscaldamento prima dell'attività fisica, già importante di per sé, diventa indispensabile con l'arrivo delle temperature fredde. Il freddo, infatti, diminuisce l'ossigenazione e l'afflusso di sangue, contraendo e accorciando il muscolo; così contratto, esso tende ad aumentare il lavoro di articolazioni e tendini che corrono il rischio di infiammarsi. Allenarsi in queste condizioni, senza aver svolto un appropriato riscaldamento, può favorire strappi, contratture e stiramenti muscolari. Benefici del riscaldamento muscolare in autunno e inverno L'obiettivo primario degli esercizi di riscaldamento muscolare prima di allenarsi con temperature basse è quello di prevenire traumi dovuti a un riscaldamento mancato o frettoloso. Oltre a ciò, una buona fase di riscaldamento permette di aumentare la potenza e la coordinazione dei nostri muscoli. Gli esercizi di riscaldamento vanno

Svolgere regolarmente attività fisica anche dopo i 65 anni consente di invecchiare in modo sano e attivo, preservando l'indipendenza funzionale e mantenendo una buona qualità di vita. L'allenamento, infatti, aiuta sia fisicamente sia psicologicamente a tutte le età ma per gli over 65 è davvero importante: attraverso il controllo dell'ipertensione arteriosa e del profilo lipidico, contribuisce a ritardare o addirittura a prevenire l'insorgenza di patologie legate all'avanzare dell'età. Quali sono i benefici dell'attività fisica per la salute degli anziani? Dagli studi dell'Oms, è provato che svolgere una costante attività fisica dai 65 anni in poi: ●      rallenta la fisiologica involuzione dell'apparato muscolo-scheletrico, rendendo la muscolatura più resistente all’affaticamento ●       riduce lo stress metabolico e cardiovascolare, diminuendo il rischio di patologie coronariche ●      riduce la pressione arteriosa,